Visualizzazione degli ultimi 12 post di 65 di aprile 2011. Mostra i post precedenti
Visualizzazione degli ultimi 12 post di 65 di aprile 2011. Mostra i post precedenti

28 aprile 2011

PREMIO STREGA: I 12 FINALISTI



Come nasce un premio letterario?

Quello più importante del nostro paese, il Premio Strega, è nato dalla passione e dalla scommessa di un piccolo circolo letterario: Gli Amici della Domenica.

Ma in questa storia c’è anche un’amicizia che vede la famiglia Alberti, produttrice del famoso liquore, e i coniugi  Bellonci. Da piccolo salotto letterario ad una vera e propria fondazione che decide di organizzare un premio per il miglior libro dell’anno.



I libri che ci hanno cambiato la vita | Così parlò Bellavista (Luciano De Crescenzo)

Un bambino di circa dieci anni si annoia. È pomeriggio, ha già finito i compiti, non vuole guardare la televisione e così gironzola per casa, finché non gli cadono gli occhi su un libro con una strana copertina. 

Quello che a prima vista può sembrare un fumetto, in realtà è un libro di sua madre, troppo occupata nelle faccende di casa per leggerlo: Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo. 


Com'è strano questo libro! Non sembra narrativa, ma è anche diverso dai libri di scuola (l'unica “saggistica” che abbia mai visto). Parla di cose insolite, ma lo fa in modo estremamente divertente. “Che cos'è?” chiede quel bambino. “È filosofia.” risponde sua madre, cercando di spiegare cosa significhi.

Sono passati quasi vent'anni da questo episodio e se oggi quel bambino, ormai cresciutello, che si chiama Diego e che molti prendono in giro perché legge libri troppo complicati, si è appassionato di filosofia, non ha dubbi che il merito è stato proprio di questo libro.


Molti storcono il naso e dicono “De Crescenzo? Non è filosofia!”, ma, a parte il fatto che alcuni che lo affermano non hanno mai letto Socrate, Voltaire, Nietzsche o qualsiasi altro filosofo in vita loro, a me piace citare una metafora che lo stesso divulgatore usa per descrive i suoi libri: una scaletta, per raggiungere i tomi che stanno più in alto. 

E poi chi ha detto che un libro di filosofia, per essere un buon libro, debba essere noioso, accademico, ampolloso ed astruso? In Germania, la Storia della Filosofia di De Crescenzo è stata adottata come libro di testo nelle scuole, mentre noi siamo ancora con l'Abbagnano-Fornero! Se c'è una persona che mi ha insegnato che la Filosofia non è la filosofia che si studia a scuola, ma qualcosa di molto più affascinante e meno meccanico, è stato proprio il professor Gennaro Bellavista.

Gli ultimi due libri scritti da Luciano De Crescenzo, “Socrate e compagnia bella” ed “Ulisse era un figo” sono nati per un fine ben preciso, far appassionare alla filosofia ed alla mitologia il nipote dell'autore. Gli auguro di cuore di riuscire nel suo intento e, nel frattempo, sono lieto di fargli sapere che di sicuro vent'anni fa ha raggiunto questo obiettivo con me.

A cura di Diego

“Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo, Oscar Mondadori, 234 pagg, 9,00 euro

Voto 10/10


Recensione | 33 SALTI NELLA STORIA (AA.VV.)

“33 Salti nella Storia” più che un libro è un piccolo viaggio.

Gli autori che hanno partecipato a questa antologia di racconti, ci trasportano con le parole, in varie epoche, portandoci a scoprire in maniera più o meno romanzata, fatti storici realmente accaduti nei 33 comuni della provincia pontina.


Sin da subito si nota la cura con la quale questa antologia è stata composta, infatti la scelta di avere diversi autori ha dato un grande slancio alla raccolta, permettendolo di non essere monotona, ma di trovare diverse chiavi di volta e di lettura a seconda dei gusti del lettore.

Chiunque si trova a leggere un'antologia, generalmente, non apprezza tutti i racconti, ma devo dire che in questa veramente pochi mi hanno sorpreso in negativo.

Si passa dal racconto di Evelina La Starza sulla storia vera del soldato inglese Ernest Foster, che durante i bombardamenti a Castelforte, salvò un bambino di 14 mesi, a racconti personali come quello di Lucia Viglianti, che racconta attraverso il ricordo della madre e della nonna, il bombardamento della chiesa di Sant’Andrea del 21 maggio 1944.

“33 Salti nella Storia” è un ottimo progetto, che permette anche a chi nella provincia vive da una vita (e qui faccio mea culpa), di conoscerne meglio tante piccole storie, che ci aiutano nella comprensione della storia che ci circonda.

A cura di Davide

Siamo stati alla presentazione, date un'occhiata qui!

“33 Salti nella Storia” AA.VV. , Ed Andromeda, 240 pagg, Gratis con il giornale la Provincia

Voto: 8,5 / 10




Eventi | Oggi la presentazione di DRAK'KAST di Fabrizio Corselli, Edizioni della Sera


Oggi alle 19.30 presso il concale Zen Zero di Roma, Fabrizio Corselli e Edizioni della Sera presentano "DRAK'KAST - Storie di Draghi":


Fabrizio Corselli è uno scrittore di poesia epico-mitologica e un saggista italiano. Nato a Palermo nel 1973, vive e lavora come educatore a Settimo Milanese. Proprio nell’ambito didattico cura il progetto Calypsos, volto all’intensificazione del linguaggio nel disabile attraverso la poesia. È redattore della rivista nazionale InArte, dove si occupa della rubrica Mythos. Diverse le pubblicazioni su riviste e cataloghi del settore: ha collaborato con il Salone Internazionale di Parigi, con il Museo Beleyevo di Mosca e con Mediabrera (Milano); è stato segnalato sul sito della Treccani per la positiva riscrittura dei classici greci in relazione all’epica sportiva antica e collabora con l’associazione internazionale di cultura ellenica Mondogreco, per la quale ha recensito la celebre mostra La Forza del Bello di Mantova e quella sul Canova presso il Palazzo Reale di Milano. 
  
Quello di Drak’kast è un mondo rischioso, selvaggio, dominato da profondi e oscuri misteri che aspettano solo di essere riportati alla luce. Un mondo in cui ognuno è costretto a sfidare la stirpe dei draghi e la sua egemonia, aprendosi un varco nel fuoco con il crudele acciaio nel pugno… o andando incontro alla morte. In questa era, meglio conosciuta come Primordium Draconis, esiste però anche chi ha scelto di non combattere i draghi: gli Hadragnir, incantatori disposti a sposare la loro causa per preservare l’equilibrio tra le razze. È qui che entra in gioco il personaggio di Elkodyas, il leggendario drago mutato in un elfo cantore, unico eroe tanto audace da sfidare le insidie e i pericoli celati nella Foresta di Smeraldo alla scoperta di quei segreti che per troppo tempo sono rimasti confinati in essa. Avventura, melodia e incanto. Drak’kast è tutto questo. Da tempo niente era più così epico.
 
 
 


L'appuntamento è per stasera Readers di Roma da Zen Zero, via Santamaura 60, alle 19.30.

Readers On Tour | Cena-incontro con FRED BERNARD
















LIBRI SUL COMO' | Ariberto

Dunque, in questo momento sto leggendo “I quaderni di Malte Laurids Brigge” di Rainer Maria Rilke, doppia lettura in rapida sequenza vista la densità del libro. Romanzo? Quaderno poetico/filosofico? Sono state molte le definizioni tentate dalla critica, tutte incomplete. In contemporanea ho sotto le grinfie il bellissimo diario di Ernst Jünger, “Giardini e strade – diario 1939/40 in marcia verso Parigi”. Testimonianza diretta ed eccezionale della drammatica fase storica che segna l'inizio della Seconda Guerra Mondiale.

In attesa di essere letti:

I viceré, di Federico De Roberto.

Guida alla storia romana, di Guido Clemente.

Soggetto e fondamento, di Salvatore Natoli.

I problemi fondamentali della filosofia, di Georg Simmel.

Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares, di Fernando Pessoa, in sempiterna rilettura, sorta di talismano letterario.

Questi i miei libri, e voi quanti libri avete sul como'?




Recensione | IL MASTINO DEI BASKERVILLE (Arthur Conan Doyle)

Nonostante in altre recensioni abbia detto che si deve iniziare dai primi libri, io, devo ammetterlo, mi sono inoltrato nel mondo Holmes, proprio con questo romanzo.

Holmes viene contattato nel suo studio di Baker Street, dal dottor James Mortimer, amico e medico personale di sir Charles Baskerville, recentemente deceduto.


Il medico chiede a Holmes di salvaguardare la salute di Henry, nipote ed ultimo erede della fortuna dei Baskerville. Il timore dell’anziano è che sull’uomo possa ricadere la maledizione dei Baskerville, che colpisce gli eredi maschi della casata: dilaniati da un cane che si mormori sia di origine demoniaca. Stessa sorte era toccata all’anziano sir Baskerville ed è per questo che decide di prendere provvedimenti interpellando il famoso detective. A Londra però, accadono alcuni fatti strani al povero Herny Baskerville.

Holmes colpito dal caso, manda però in avanscoperta il fido Watson, il quale ha il compito di trovare elementi che possano risolvere il caso. Il placido Watson nella sua indagine preliminare cercherà di scoprire cosa si cela nella landa del Dartmor e cercherà di capire se esista o meno l’esistenza di questo animale demoniaco.

Questo romanzo mi ha colpito molto, probabilmente perché è l’unico che si scosta un pò dagli altri racconti. Il motivo è il tocco “gotico” che Doyle da a questo romanzo, probabilmente memore delle letture di E. A. Poe. Per certi versi mi è sembrato un’ideale apripista a Dylan Dog. Una nota gradevole del romanzo è Watson che per una volta diventa il centro del racconto, nel quale si prodiga di fornire indizi utili per il suo amico.

Altro punto a favore del romanzo è la sua ambientazione nella campagna inglese descritta molto bene da Doyle, e dei suoi abitanti e tutto ciò si bene addice all’ambientazione del romanzo.

Il tutto condito dagli innumerevoli colpi di scena che accompagnano come sempre le avventure del detective inglese e del suo assistente.

Per tutte queste ragioni che ho elencato, lo considero il romanzo migliore della serie ed anche il più avvincente.

A cura di Claudio

"Il Mastino dei Baskerville" di Arthur Conan Doyle, Mondadori ,187 pagg,  9,00 euro

Voto 9.5/10




ACQUISTA ORA

Readers On Tour | Presentazione: 33 SALTI NELLA STORIA


Nella cornice del neo riaperto Bar Poeta, in piazza del popolo a Latina,è stato presentata l’antologia “33 Salti nella Storia”.

Questo libro è una raccolta di 33 racconti di 28 autori pontini (18 uomini e 10 donne), che hanno adottato i 33 comuni che compongono la provincia di Latina e li hanno presentati attraverso alcuni fatti storici realmente accaduti in questi luoghi.


La curatrice Roberta Sciarretta, ha voluto sottolineare come questo progetto sia un tentativo di dare vita alla parola del popolo, a quei luoghi così poco conosciuti, ma che nel loro insieme, costituiscono una grande provincia.

Durante la presentazione, l’importanza di questa iniziativa è stata rimarcata da parte dell’assessore alla cultura della provincia di Latina Fabio Bianchi, che ne è anche promotore insieme a Gianluca Campagna.

“33 Salti nella Storia” ha permesso ad autori della provincia di esprimersi raccontando i luoghi che li hanno visti crescere o che oggi sono la loro casa, ed altresì di presentarci aneddoti storici altrimenti tralasciati spesso nelle cronache della grande storia.



Proprio questo punto è stato ribadito dal Prof. Luigi Zaccheo, il quale sottolineava l’estrema importanza della piccola storia. Molto spesso nelle scuole ma in generale nella vita, si tende a dare importanza all’insieme di ciò che avviene, senza soffermarsi su tanti piccoli avvenimenti che poi ci danno il quadro completo della situazione. E’ la piccola storia che fa la grande storia.

Dopo l’introduzione, alcuni degli autori, hanno letto stralci dei loro racconti, 33 piccole storie che possono, nel loro insieme darci una chiave di lettura diversa della provincia di Latina.

Vi riporto il testo di una antica canzone popolare che fa da chiusa al racconto molto personale dell’autrice Lucia Viglianti sul comune di Sezze, e che l’autrice stessa ha letto, con molta commozione, durante la presentazione:

Il 21 gennaio
Sul far della mattina
Un colpo di marina
A tutti ci destò

Nettuno è liberata!
Ci son gli Americani”
Si battono le mani
Ecco i liberator!

Il popolo di Sezze
Stava tutto contento
Ma viè il bombardamento
E a tutti il cuor tremò.

Si fugge dalle case
Si va nelle caverne
Sembrano pene eterne
C’è solo da soffrir!

Povera Patria mia
Divisa e sconsolata
Da tutti bombardata
Senza rimorso al cuor

Benito Mussolini
Volle l’Italia in pianto
Per tutto è un camposanto
Per tutti gran dolor

Di sotto le macerie
Si sentono i lamenti
Gridano gli innocenti:
“A morte i traditor”


 A cura di Davide


27 aprile 2011

Eventi | APRE DOMANI A LATINA, LA FELTRINELLI LIBRI E MUSICA

Dopo mesi di attesa, in cui, diciamolo avevamo perso ogni speranza che aprisse, ecco che domani 28 aprile, la Feltrinelli Libri e Musica di Latina inaugura una vero e proprio megastore.

Una scommessa per il gruppo Feltrinelli un vero e proprio evento per la città di Latina, che negli ultimi anni ospita grandi negozi di brand nazionali ed internazionali.

Quello di Latina con i suoi 600 mq e più di ventimila titoli a disposizione, si presta a diventare uno dei più grandi negozi Feltrinelli del Lazio. La libreria ospiterà anche un reparto musica, home video e videogames nonché Kids la Feltrinelli: un reparto totalmente dedicato ai lettori più giovani.
 

Recensione | LAZZARO, VIENI FUORI (Andrea G. Pinketts)

Lazzaro Santandrea, un giovane milanese, è indeciso se accettare o meno un nuovo impiego che segnerebbe definitivamente il suo passaggio all'età adulta; per fare ordine nella sua mente, decide di tornare a Bellamonte, piccolo paese in Trentino, dove era solito trascorrere le vacanze da ragazzino.

Giunto sul posto viene a conoscenza di un terribile retroscena: pochi mesi prima un bambino è stato barbaramente ucciso proprio in quel luogo. Spinto da un’irrefrenabile vocazione per l'intrigo, Lazzaro decide di provare a gettar luce sul caso, finendo così per complicarsi la vita e rischiare addirittura di essere scambiato per l'assassino.


Questa la trama, in parole povere. Trama che appare semplice, lineare, forse anche un po' banale. Ma essa non è che un pretesto di Pinketts per raccontarci qualcos'altro: il limite sottile tra adolescenza ed età adulta; il passaggio tra i giochi dell'infanzia e la durezza della maturità. 

Il vero punto di forza del romanzo è costituito dall'uso sapiente del mezzo espressivo; Andrea Pinketts sa scrivere, ed ha un gusto spiccato per i giochi di parole: dopo qualche pagina già non si contano più i doppi sensi, le metafore ardite e gli stupri dei luoghi comuni.

Un modo di scrivere enfatico, che si compiace, spesso e volentieri volutamente eccessivo che può essere fastidiosissimo per alcuni e al contempo geniale per altri. Personalmente ho trovato fantastici i suoi giochi di parole, perché (a parte uno o due casi meno riusciti, ma capita a tutti) non sono mai banali, anzi fanno riscoprire in molti casi alcune sfumature della nostra bellissima lingua che solitamente non consideriamo. Più che ad un crescendo della trama, quindi, assistiamo ad un climax squisitamente linguistico: una serie di virtuosismi e barocchismi mai fini a se stessi, eppure così preponderanti, fa da collante ad una storia che, pur semplice, riesce a stupire con un finale del tutto inaspettato. 

Una citazione su tutte:

"Mia madre era costantemente preoccupata per me; ciò la tranquillizzava. Quando non era preoccupata, cominciava a preoccuparsi. La missione delle madri non è la procreazione, quanto la preoccupazione. Anche le amebe partoriscono, ma, per quanto ne so, se ne fregano."

Consigliato agli amanti dell'umorismo e della lingua italiana, un po' meno ai cultori dei romanzi gialli nell'accezione più classica.

A cura di Mattia 

 "Lazzaro, Vieni Fuori"di Andrea G. Pinketts, Feltrinelli, 170 pagg,  7,50 euro

Voto: 9 /10




ACQUISTA ORA


26 aprile 2011

News| LE PROSSIME USCITE DI PROSPETTIVA EDITRICE


"Laurenziello il Brigante" di Donato Anzante, 126 pagg, 12 euro

S. Stefano del Sole, Novembre 1804.
Anche quella sera, come spesso accadeva, la cricca di amici s’era ritrovata nell’angusta cantina di Antonio Pisapia. Disposti a triangolo, intorno a più tavoli messi assieme, gli amici stavano stretti, l’uno a ridosso dell’altro, alla disperata ricerca di calore. Al centro dei tavoli, l’immancabile damigianetta di vino ben protetta da due mani poderose. Una battuta spiritosa, una finta minaccia, e giù sfrenate risate; così s’andava avanti giocando alla passatella. Intorno al tavolo si beveva in continuazione, non tanto per la sete, quanto per tenere umide le laringi ed intonare alla meglio una canzonetta popolare, accompagnata ad ogni giro di carte, con la tipica tammorra ed un flauto grezzo ricavato da una canna.


" Il giardino homologico" di Alessandro Caroli, 229 pagg, 12 euro

Nelle pagine introduttive c’è la chiave di lettura del romanzo, il pensiero dell’autore, la sua visione della
vita e del mondo. L’incipit è, pertanto, solenne come l’esordio di un libro sacro, da ieratico, si fa problematico, filosofico, scientifico. L’autore, discepolo di Galilei, discetta sui massimi sistemi e con un ragionamento logico-deduttivo individua similitudini fra micro e macrocosmo, preconizzando per il 2030 la prossima Apocalisse, addebitabile all’insensatezza degli uomini. Si sente in queste pagine l’eco di un sorriso amaro di un’ironia che sconfina nel sarcasmo, di una sfiducia totale nelle istituzioni, di un’affinità elettiva con il pessimismo che Giacomo Leopardi palesa nella Batracomiomachia e nelle Operette Morali. L’attacco contro le religioni in genere, potrebbe far immaginare Caroli come un ateo militante, eppure così non è se si leggono i versi di quell’Inno alla vita che concludeva la prima versione del romanzo. Affiora in questo romanzo, la profonda cultura di Alessandro Caroli, la sua conoscenza del pensiero filosofico antico e moderno, della storia delle religioni, dell’arte, della letteratura, della poesia. Il linguaggio è variegato, ad espressioni semplici e d’immediata comprensione, come proverbi e detti popolari, si alternano concetti profondi, citazioni letterarie, frasi in latino, versi poetici come l’Inno alla vita o il blues che chiude il capitolo sugli Schiavi, dove si sente l’eco della profonda spiritualità dell’autore e il calore e chiarore di fiamma lontana.

Eventi | TUNUE' organizza una cena incontro con FRED BERNARD

Domani sera, presso i locali della Taberna dei Lari, in via Leopardi 21 a Latina, si svolgerà  la presentazione de “L’uomo Bonsai”, l’ultimo capolavoro di Fred Bernard.

Nell’anno in cui l’Italia celebra la cultura cinese, un graphic novel sulla cultura e la saggezza orientale. Fred Bernard racconta la tradizione, la medicina, l’artigianato e l’arte di coltivare i bonsai. Tutto questo attraverso le vicende di un uomo diventato figura  mitologica. Avventure, pirati, tra realtà e fantasia.

Ancora una volta Tunué si dimostra capace di cogliere al volo le novità del panorama culturale nazionale ed internazionale. Una certezza questa piccola casa editrice non solo per Latina ma anche per tutto il nostro paese. 

Durante la presentazione si potrà degustare un menù messo appunto dalla Taberna dei Lari per l’occasione.

Il costo è di 25 euro a testa. Nel prezzo è compresa una copia de “L’uomo Bonsai”, autografata dall’autore.

Per conoscere questo autore straordinario, per saperne di più sulla cultura cinese, non perdete questo appuntamento, Readers di Latina e provincia.

Noi dello staff ci saremo e voi??


Per prenotazioni: tel: 3277341868 3496331367 

email:




Post più recenti Post più vecchi Home page

LinkWithin

Template e Layout by Distribuito da Adelebox