La letteratura europea
punta a Nord e più precisamente verso la Scandinavia. Se non vi fosse bastato
il premio nobel assegnato a Tomas Transtromer, vi segnaliamo un altro libro nordico da non
perdere.
L’autore, Lars Husum, danese, alla sua prima esperienza editoriale ha
realizzato un romanzo decisamente fuori dal comune nel quale spinge l’accelleratore
al massimo e non si fa nessun poblema a parlare di masturbazione in pubblico,
suicidio e religione.
Ma andiamo con ordine; prima di diventare un autore
acclamato da pubblico e stampa, Lars Husum, ha lavorato per sei anni nella casa
di produzione di Lars Von Trier. Con il regista danese ora sembra condividere
non solo il nome ma anche una certa propensione allo shock, la volontà decisa
di scuotere il lettore.
Nick o Nickolaj, il protagonista del libro, perde
entrambe i genitori in un tragico incidente stradale. Vive con la sorella
maggiore e da qualche tempo ha degli strani comportamenti; è irrascibile e violento
soprattutto con un insegnante che lo ha beccato a masturbarsi in pubblico.
Quando la sua vita sta per toccare il fondo dopo la morte della sorella e per
lui non c’è altra strada che il suicidio; arriva nella sua vita uno strano
personaggio. Un motociclista che non è altro che Cristo tornato sulla terra per
salvarlo dopo le suppliche ricevute dalla sorella di Nick.
Un libro con una
trama sorprendente e che vuole essere una riflessione sulla società danese che
pur essendo emancipata vive ancora come un tabù la religione e crede che il
massimo della criminalità (beati loro) siano i gruppi di motociclisti che
rombano per le strade di Copenhagen. Da non perdere!
“Il mio amico Jesus” di
Lars Husum, Bompiani, 350 pagg, 18.00 euro
A cura di Claretta
L'immagine della copertina riportata nell'articolo è quella delal versione inglese. Quella della Bompiani dovrebbe essere identica ma con lo sfondo verde. Ci scusiamo ma è stato impossibile trovare su Internet un'immagine della versione italiana.
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