Oggi, nonostante io ed il
fantasy non abbiamo mai avuto molto da spartire, ho seguito Davide
alla rassegna Imaginarium Latina Fest e mi sono occupato della
presentazione dell'antologia di racconti “La morte non fa rumore”,
di autori vari, tra cui Fabio Mundadori, che presenta oggi il libro.
L'autore emiliano ha
scritto uno dei racconti, la cui protagonista ricorda un personaggio
di Matheson, sebbene la storia narrata volga molto più sulla
tecnologia, di quanto era solito accadere nelle storie dell'autore
americano.
Su richiesta della sua
interlocutrice, l'autore ci racconta che la scelta del nome Marta, un
nome forte, il cui significato è “signora”, è più o meno
casuale: nonostante il carattere forte della ragazza, infatti, il
motivo della scelta è stato dettato solo dal bisogno di usare un
nome esistente sia in italiano che in inglese, espediente letterario
per esplicitarne meglio il carattere.
Mundadori parla poi della
sua passione per la fantascienza, soprattutto per la narrativa di
Isaac Asimov, la cui fantascienza è imperniata di giallo e noir. Per
l'autore, infatti, la fantascienza è spesso un motivo scatenante per
affrontare altri generi letterari, come appunto il giallo, con più
fantasia, sfruttando al massimo la tecnologia e le sue possibili
evoluzioni, tecnologia che, come si evince dal racconto contenuto
nell'antologia “La morte non fa rumore” non è positiva o
negativa, ma solo legata all'uso che se ne fa.
Per concludere, l'autore
ci parla delle sue prossime pubblicazioni: è imminente l'uscita di
un romanzo giallo molto breve, Occhi viola. Un 'opera con risvolti
horror che parla di un poliziotto, il commissario Sammarchi che nella
pianura emiliana (non nominata esplicitamente) indaga su un omicidio
che si rivela l'inizio di un'avventura molto più complessa nel mondo
delle sette sataniche e del narcotraffico. In fase di scrittura,
invece, è un romanzo più articolato, con protagonista sempre il
commissario Sammarco. L'ultimo progetto di cui l'autore ci parla,
prima di congedarsi è un non precisato lavoro steam-punk in
collaborazione con un collega scrittore.
A cura di Diego Rosato
Consigli alla lettura:
“La Morte non fa
rumore” di AA.VV., Ed Mangiastorie, 144 pagg, 10,50 euro
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