
Il nostro serial killer individua delle donne sole, le lega nel loro
letto e le lascia sole a morire. Si impadronisce del loro telefono mandando sms
ed e-mail rassicuranti a chiunque si faccia sentire. Ma passano le ore, i
giorni e infine le settimane. Nessuno viene in loro aiuto. Nessuno immagina che
siano morte.
Il detective Sam Currie è stanco di ritrovare queste giovani ragazze.
Ogni volta deve affrontare la stessa sensazione: è arrivato troppo tardi, non
ha potuto far nulla per impedirlo e ancora non riesce a mettere le mani
sull'assassino. Anche quando è morto suo figlio non è arrivato in tempo. Il
giornalista Dave Lewis ha perso invece un fratello, molti anni prima. Neanche
lui ha fatto nulla per impedire quella morte. Apparentemente questi due
personaggi non hanno altro in comune.
Come i pezzi di un puzzle, la storia si compone frase dopo frase,
capitolo dopo capitolo. I personaggi e le loro storie vengono fuori lentamente.
Si iniziano ad intravedere le forme e poi i pezzi vertiginosamente si uniscono
insieme a dare la figura finale. Non è niente di quello che ci si aspettava.
Ogni piccolo particolare va a incastrarsi nella soluzione del caso.
Un romanzo decisamente emozionante, implacabile come il suo
protagonista. Vi terrà incollati fino all'ultima pagina, ansiosi di scoprire il
finale e di poter respirare. E invece di mandare un messaggio ai vostri amici,
vi scoprirete a organizzare una cena o un aperitivo. Chissà se stanno tutti bene!
A cura di Eleonora
“Nessuno verrà” di Steve Mosby, TEA, 360 pagg, 8,90 euro
Voto: 9 /10
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